domenica 10 maggio 2020

Step #08 L'informazione del muretto a secco

Il tema che affronteremo in questo nuovo post sarà quello dell’accezione del termine informare attraverso l’antica realizzazione architettonica dei muretti a secco, ancora tutt’oggi raramente realizzati.
La costruzione dei muretti a secco risale a migliaia di anni fa da parte di civiltà greche e romane oltre riscontrabile in testimonianze di muretti eretti in epoca messapica, tutti oggi considerati dall’ Unesco patrimonio dell’umanità.
Questa architettura nasce con lo scopo di delimitare tenute e poderi da parte dei patrizi e le piccole proprietà da parte del volgo: quindi di informare il vicino che la proprietà iniziava o terminava nel punto in cui era presente il muretto.
In un secondo momento la struttura dei muretti a secco venne sfruttata a anche come contenimento per i terrazzamenti adatti alla coltivazione, oppure come difesa delle colture dagli agenti atmosferici.

LA TECNICA DEI MURETTI A SECCO

Peculiarità della tecnica di costruzione di un muretto a secco, come suggerisce già il nome, è quella dell’assenza di materiali leganti come malta o cemento, affidando l’intera stabilità e robustezza della struttura all’accurata scelta delle pietre e al loro posizionamento.
Le regole di costruzione di un muretto a secco prevedono lo scavo di una trincea di fondazione, lunga quanto il muro stesso, e la successiva posa delle prime pietre su uno strato di terreno compatto e solido, svolgendo cosi anche un ruolo nella prevenzione di frane e valanghe.
Ad oggi l’arte dei muretti a secco sta scomparendo per la mancanza di manodopera specializzata e perché l’agricoltura meccanizzata trova in essi un ostacolo.


Riferimenti sitografici:


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