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Render rappresentativo della fibra ottica che avvolge il mondo |
Partendo dal fatto che lo scambio di informazioni, come già citato in alcuni dei precedenti post, può avvenire attraverso svariati mezzi e forme: orale, somatico, gestuale, in forma scritta manualmente o in modo digitale, mi soffermerò in questo ventesimo post proprio sullo scambio di informazioni “digitali”.
Con l’inizio dell’era di internet eravamo abituati ad uno scambio di dati trasmessi interamente tramite la rete telefonica che, con l’evoluzione tecnologica, è stata in gran parte sostituita ad oggi dai cavi in fibra ottica che permettono una velocità di scambio di informazioni di gran lunga maggiore.
Il materiale di cui la fibra ottica è costituita è il vetro. Il vetro è un termine generico che indica in realtà ben definiti composti a base di ossidi per esempio ossido di silicio (SiO2), di fosforo (P2O5), di germanio (GeO2). Il materiale di base, che allo stato attuale è SiO2, viene poi drogato con piccolissime quantità di GeO2 e P2O5 per differenziare l’indice di rifrazione tra core e cladding. A questo punto la struttura guidante, completamente dielettrica, sarebbe pronta ma, allo scopo di fornirle la resistenza meccanica necessaria per poterla manipolare e avvolgere per una certa lunghezza su bobine viene rivestita con resine acriliche (coating)
Riferimenti sitografici:
https://www.facile.it/adsl/guida/fibra-ottica-in-5-punti.html
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