giovedì 28 maggio 2020

Step #18 L' articolo di cronaca nera


Stefano Monti durante l'arresto del 4 giugno 2018


Uno degli articoli di cronaca nera relativo allo scorso 21 giugno 2019, racconta che Stefano Monti (59enne bolognese) viene arrestato dalle forze dell’ordine di Bologna il 4 giugno 2018 per aver ucciso la sera del 5 dicembre del 1999, con 8 colpi di pistola calibro 7,65, Valeriano Poli detto il “nano”, buttafuori 34enne di una discoteca di Bologna.

L’arresto avviene a 19 anni di distanza dall’accaduto dopo l’accertamento della posizione sospetta di Monti, che avrebbe assassinato Poli per essere stato pestato in discoteca quella sera.

Il killer più volte dichiara la sua innocenza e durante il processo afferma: “Non ho ucciso Valeriano Poli, sono innocente. Mi sento perseguitato da questo sistema. Sono anche io una vittima” cercando, durante la permanenza in carcere, nella morte la sua libertà.

Stefano Monti decide quindi di impiccarsi con i lacci delle scarpe al termosifone della sua cella, non prima di aver scritto tre lettere di addio lasciate ai familiari, scrivendosi sul palmo della mano le indicazioni necessarie a informare dell’esistenza delle missive chi avrebbe trovato il suo corpo.

Nelle tre lettere, sequestrate dai carabinieri del Nucleo investigativo e depositate in Procura, Monti racconta di essersi sentito perseguitato, di vivere da vittima questo processo. Perché, come aveva detto anche in aula, "io Poli non l’ho ucciso”.

Il senso generale delle lettere parla di una forte frustrazione. Ma più di questo, dalle indagini dei carabinieri non trapela. Certo è che i militari stanno analizzando alcuni dettagli ricostruiti da Monti, ritenuti da approfondire.



Riferimenti sitografici:


https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/omicidio-buttafuori-monti-lettere-1.4656777


https://www.rainews.it/dl/rainews/media/Bologna-risolto-dopo-quasi-20-anni-Il-caso-omicidio-di-Poli-Valeriano-aa4812c0-2f50-48f8-b791-d0f20b2b7709.html


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